Sento doverose queste due righe ........ Era l´otto Marzo 2014 quando da neofilo approdai nel calcio; l´orgoglio più grande fu diventare il presidente della squadra della mia città, il San Giorgio 1926. Fui da subito messo a dura prova, ereditando una situazione societaria precaria sia sotto il profilo economico che tecnico, la squadra, infatti, lottava per non retrocedere. Supportato dalla mia famiglia, senza farmi influenzare dalla complicata situazione, iniziai questa nuova esperienza, lavorando con l´entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto. I miei sacrifici furono ricompensati con una salvezza diretta che sapeva tanto di miracolo e dalla credibilità che il mio operato iniziava a trasmettere all´ambiente. A stagione conclusa, il passo successivo fu quello di accerchiarmi di collaboratori leali e competenti; infatti, la persona alla quale diedi il primo incarico, ovvero quello di Direttore Generale del San Giorgio fu mio nipote Giovanni Davide. Iniziammo, sin da subito, con grande propositività, a riorganizzare la struttura societaria, partendo dalla riconferma del signor Angelo Caravecchio, prezioso aiuto data la conoscenza dell´ambiente calcistico della nostra città. Le mie parole furono: "Angelo dobbiamo portare a San Giorgio un calcio fatto di pura passione e di grandi valori." Lavorammo in perfetta sinergia per realizzare questo ambizioso progetto! Ricordo benissimo quei giorni di Giugno 2014, seduti nella segreteria del Paudice a programmare, a fare conti.........Il primo passo fu la scelta del tecnico a cui affidare la prima squadra e di un ausilio competente per la creazione della Rosa; tra i tanti nomi vagliati la decisione ricadde sul mister Sarnataro e sul direttore Mottola. Così incominciammo a costruire il puzzle! Nonostante lo scetticismo aleggiasse sul Paudice, noi, fortemente motivati e con grande adrenalina, iniziammo questa avventura spinti da una grande voglia di "far bene" e di portare il San Giorgio calcio il più in alto possibile. Questa nostra unione, nonostante una prima parte di stagione travagliata, fu la carta vincente che ci permise di risalire la classifica, portando la squadra dal quart´ultimo posto al terzo, vincere i play off regionali ed accedere, per la prima volta nella storia di questa società, ad una semifinale nazionale per la promozione in serie D. L´esito purtroppo non fu quello sperato perchè il sogno si infranse contro la più quotata compagine siciliana, Sicula Leonzio, società con la quale, nonostante la sconfitta, sono nati rapporti di stima ed amicizia. Smaltita l´amarezza, su una spiaggia nel Cilento ero già pronto a ripartitre e rendere vincente questa creatura che sentivo sempre più mia. Le soddisfazioni nella stagione 20162017 non tardarono ad arrivare: anche solo per una settimana, il San Giorgio 1926 è stato in testa alla classifica del campionato di Eccellenza. Fu in quel momento che mi resi conto che avevo bisogno di qualcuno che mi supportasse economicamente per poter dare alla società la possibilità di crescere e di affermarsi a livelli più alti. Ciò non è avvenuto!!! Tutti erano pronti a salire sul carro dei vincitori per condividere gli onori ma non gli oneri!!! La sensazione di solitudine provata, non ha mai intaccato il clima di serenità e collaborazione creato, esempio lampante è stata, infatti, la finale nazionale contro l´Altamura, che, nonostante sia terminata con una sconfitta, ha comunque migliorato il risultato raggiunto l´annata precedente. Ad un certo punto mi sono trovato ad un bivio, se continuare il progetto tecnico nel campionato di appartenenza o fare un salto...di qualità (o nel vuoto), facendo domanda di ripescaggio, cimentandomi in un contesto superiore quale il campionato Nazionale Dilettanti. Inizia il calvario............ Diverse sono le candidature, dall´Arrivista al "Mammasantissima", dal Rivoluzionario al Millantatore, chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere su chiacchiere e, come diceva mio nonno....... ´E CCHIACCHIERE S´ ´E PORT O´ VIENTO". Avvalendomi delle persone a me care, la mia famiglia ed i veri amici, sono arrivato alla conclusione che, per il bene di questa società, il San Giorgio 1926 sarà ancora targato BY FICO. Si riparte, pertanto, dal campionato di Eccellenza e soprattutto dalle importanti riconferme quali: il Direttore Generale Giovanni Davide, il Direttore Sportivo Angelo Caravecchio e dal direttore del campo Paudice Peppe Ricciardi; con un nuovo ingresso nel settore giovanile con la qualifica di Responsabile e Direttore della scuola calcio sarà mister Savio Sarnataro e dalla persona di Giovanni Billi Manager del settore giovanile con la sua professionalità unica nel curare i rapporti con società professionistiche . Sono sicuro che l´organigramma del San Giorgio lavorerà sempre e solo per lo stesso obiettivo portare avanti il progetto by Fico con un unica passione granata! Ops ... dimenticavo ringrazio tutto coloro che hanno creduto e credono nel progetto San Giorgio by Fico Dai piccoli granatini ai grandi dai tecnici ai collaboratori. In fede il presidente ed unico proprietario Carmine Fico
Fonte: Ufficio Stampa San Giorgio 1926
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